Eventi spiacevoli

Tra il 18 e il 20 dicembre

Nella serata del 18 dicembre hanno rubato il nostro albero di Natale! Si trattava di un bell’abete di circa 3 metri in vaso, che avevamo decorato con ciclamini e che avremmo inteso piantare in Orto dopo il periodo natalizio. L’albero è stato strappato dal vaso, trascinato fino al muro di cinta e buttato giù.

2024 12 20 1Quanto resta dopo il furto dell’albero di Natale.

Nel pomeriggio di ieri (19 dicembre) un gruppo di ragazzini ha tentato ripetutamente di entrare nell’Orto scavalcando il cancello, ma il personale di sorveglianza è riuscito ad evitarlo.

Probabilmente volevano realizzare di giorno ciò che poi hanno fatto di notte: stanotte, infatti (la notte tra il 19 e il 20 dicembre), ignoti hanno segato (!) un altro abete, stavolta più piccolo e piantato in piena terra, trascinando anche questo fino al muro di cinta e portandolo via.

2024 12 20 2Ceppo dell’abete tagliato.

Ho sporto denuncia questa mattina; le autorità accademiche hanno disposto un rafforzamento del servizio di sorveglianza (già oneroso per l’Ateneo); l’albero tagliato verrà sostituito; l’anno prossimo il nostro albero di Natale sarà più bello!

Ma non è questo il punto.

Il punto è che, nonostante tutti gli sforzi, a volte viene da pensare che sia inutile provare a raccontare alla società la biologia delle piante, la cultura del verde, la necessità di comportamenti sostenibili, quando almeno alcuni ritengono possibile introdursi in un luogo che è a tutti gli effetti un museo vivente, segare via “un reperto”, usarlo per qualche giorno a fini ornamentali e poi buttarlo.

Il punto è che ci chiediamo cosa sarebbe successo se invece di un abete rosso fosse stata rubata o danneggiata una pianta più rara, magari custodita a scopo di conservazione e di reintroduzione in natura.

In questo momento ci sentiamo molto amareggiati. Siamo certi tuttavia che nell’immediato futuro assorbiremo il colpo e ripartiremo più ottimisti di prima; siamo inoltre sicuri che quanto accaduto non ci farà chiudere alla società; anzi, eventi come questo ci fanno pensare che ci sia sempre maggiore necessità di diffusione della cultura e di far conoscere a tutti l’Orto botanico e le molte attività che in esso vengono svolte.

Il Direttore, per tutto il personale dell’Orto Botanico di Napoli