Tra il 18 e il 20 dicembre
Nella serata del 18 dicembre hanno rubato il nostro albero di Natale! Si trattava di un bell’abete di circa 3 metri in vaso, che avevamo decorato con ciclamini e che avremmo inteso piantare in Orto dopo il periodo natalizio. L’albero è stato strappato dal vaso, trascinato fino al muro di cinta e buttato giù.
Nel pomeriggio di ieri (19 dicembre) un gruppo di ragazzini ha tentato ripetutamente di entrare nell’Orto scavalcando il cancello, ma il personale di sorveglianza è riuscito ad evitarlo.
Probabilmente volevano realizzare di giorno ciò che poi hanno fatto di notte: stanotte, infatti (la notte tra il 19 e il 20 dicembre), ignoti hanno segato (!) un altro abete, stavolta più piccolo e piantato in piena terra, trascinando anche questo fino al muro di cinta e portandolo via.
Ho sporto denuncia questa mattina; le autorità accademiche hanno disposto un rafforzamento del servizio di sorveglianza (già oneroso per l’Ateneo); l’albero tagliato verrà sostituito; l’anno prossimo il nostro albero di Natale sarà più bello!
Ma non è questo il punto.
Il punto è che, nonostante tutti gli sforzi, a volte viene da pensare che sia inutile provare a raccontare alla società la biologia delle piante, la cultura del verde, la necessità di comportamenti sostenibili, quando almeno alcuni ritengono possibile introdursi in un luogo che è a tutti gli effetti un museo vivente, segare via “un reperto”, usarlo per qualche giorno a fini ornamentali e poi buttarlo.
Il punto è che ci chiediamo cosa sarebbe successo se invece di un abete rosso fosse stata rubata o danneggiata una pianta più rara, magari custodita a scopo di conservazione e di reintroduzione in natura.
In questo momento ci sentiamo molto amareggiati. Siamo certi tuttavia che nell’immediato futuro assorbiremo il colpo e ripartiremo più ottimisti di prima; siamo inoltre sicuri che quanto accaduto non ci farà chiudere alla società; anzi, eventi come questo ci fanno pensare che ci sia sempre maggiore necessità di diffusione della cultura e di far conoscere a tutti l’Orto botanico e le molte attività che in esso vengono svolte.
Il Direttore, per tutto il personale dell’Orto Botanico di Napoli