Le Cycadales, conosciute anche come Cicadee, sono un gruppo di piante gimnosperme che si sono originate probabilmente circa 300 milioni di anni fa. Si sono diffuse e hanno costituito una componente importante della flora di tutto il pianeta durante il Mesozoico, l’era dei dinosauri. In tempi più recenti, si sono ridotte sia come numero di individui sia come numero di specie, ed oggi molte specie sono minacciate dall’attività umana, sia a causa della deforestazione e della riduzione degli habitat sia perché molto ambite dai collezionisti. Come conseguenza di ciò, numerose specie hanno lo stesso livello di protezione internazionale dei gorilla di montagna.
Queste antiche piante vivono, con generi diversi, in tutti i continenti che sono compresi nella fascia intertropicale (quindi, non crescono soltanto in Europa e in Antartide). Hanno un aspetto caratteristico, che ricorda le palme, con grandi foglie pinnate e un tronco robusto che non si ramifica. Hanno fusti tra i pochi centimetri e diversi metri di altezza. Sono specie dioiche, ovvero le piante individuali di una specie sono maschili o femminili che producono quasi tutte strutture riproduttive a forma di cono, spesso molto grandi. Ne sono noti 11 generi e circa 300 specie.
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Vivono in simbiosi con microorganismi fotosintetici che fissano l’azoto atmosferico, fornendo così alla pianta sostanze azotate che l’aiutano nella crescita. Sono tutte velenose, per la presenza di una varietà di composti tossici, ma in passato, a causa della notevole presenza di amido nei semi e nel fusto, sono state impiegate nell’alimentazione umana dopo lavaggio in acqua della farina ottenuta dalla pianta. Il grande medico e scrittore Oliver Sacks ha scritto un saggio al proposito, intitolato L’Isola delle Cicadine, nel quale descrive problemi neurodegenerativi degli abitanti dell’isola di Guam, nel Pacifico, come conseguenza del consumo abituale di queste piante.
La collezione di Cycadales dell’Orto Botanico di Napoli è stata costituita a partire da un lascito di esemplari notevoli da parte del Prof. Luigi Califano (1901-1976) Senior, grande patologo clinico e botanofilo. A questi esemplari si sono aggiunte numerosissime piante raccolte dai Proff. Aldo Moretti, Paolo De Luca e Sergio Sabato nel corso di innumerevoli spedizioni in Messico, in America centro-meridionale e in Africa. Attualmente è considerata una delle collezioni con maggior biodiversità al mondo ed è ricca in particolare di specie di Ceratozamia, Dioon, Encephalartos e Zamia.