Ginkgo biloba L.
Famiglia: Ginkgoaceae
Nomi comuni: ginkgo, albero capelvenere
Albero caducifoglio originario della Cina, può raggiungere i 30 m di altezza. Le foglie hanno una forma a ventaglio e talvolta presentano superiormente un’incisione mediana che divide la lamina fogliare in due lobi. Le strutture riproduttive maschili sono piccole e di colore giallo, quelle femminili si presentano a maturità caratterizzate da una polpa giallastra emanante un odore assai sgradevole. Ginkgo biloba è l’unica specie superstite di un antico gruppo di vegetali, che era molto rappresentato nell’era dei dinosauri, e vive in natura solo in due ristrette aree della Cina orientale. Coltivata nei monasteri buddhisti e a scopo ornamentale in varie parti del mondo, è anche una pianta di interesse medicinale, essendo fornita di principi attivi utili a migliorare la circolazione sanguigna.
Il termine Ginkgo dovrebbe derivare dall’espressione cinese yin-kyo, ossia “frutto d’argento”, in riferimento all’aspetto delle strutture riproduttive femminili. L’epiteto biloba si riferisce alle foglie spesso bilobate.