Il pannello delle piante epifite nell’Orto botanico, di fronte al Deserto.
Il pannello delle piante epifite nell’Orto botanico, di fronte al Deserto.

19. Piante epifite

Le piante epifite vivono su altre piante, senza tuttavia danneggiarle o trarre nutrimento da esse. Il maggior numero di specie epifite vive allo stato spontaneo nelle foreste tropicali umide, dove il principale fattore limitante è la luce. Su di un singolo albero in foresta tropicale si possono contare diverse decine di piante epifite, tra cui orchidee, specie di tillandsia, felci, cactus, che formano veri e propri giardini di biodiversità tra le chiome degli alberi. Alcune orchidee, ad esempio, presentano due tipi di radici: alcune consentono alla pianta di ancorarsi ai rami degli alberi ospiti, altre sono contraddistinte da un’epidermide verde, segno dell’attività fotosintetica che in esse ha luogo. In altre specie, le radici formano una sorta di rete in cui si accumulano le foglie cadute dagli alberi sovrastanti; in tal modo, si forma un substrato fertile da cui la pianta epifita trae le sostanze nutritive. La felce a corna d’alce (Platycerium alcicorne) presenta foglie fotosintetiche che ricordano nell’aspetto le corna di un alce e foglie tondeggianti o cuoriformi, a ventosa, che ancorano la pianta al tronco dell’ospite. In alcune specie di Bromeliaceae, le foglie sono riunite in rosette in cui si può accumulare acqua; all’interno di queste “piscine aeree”, insetti e piccoli anfibi trovano il luogo ideale in cui riprodursi e completare il loro ciclo vitale.

Nell’Orto, in relazione alle loro esigenze di temperatura e umidità, sono custodite all’aperto, nell’area delle epifite, oppure in serra.

19 Piante epifite