Museo di Paleobotanica ed Etnobotanica
La sezione di Paleobotanica del museo descrive l'evoluzione delle piante terrestri, attraverso l'uso di campioni fossili, modelli in cotto o in resina, immagini e testi esplicativi. Un albero filogenetico tridimensionale fornisce una rappresentazione visiva dell'evoluzione dei gruppi di piante terrestri secondo il sistema di classificazione di Cronquist.
Alcune vetrine illustrano le modalità di formazione dei fossili e le tecniche utilizzate dai paleobotanici per ricostruire l'aspetto delle piante vissute milioni di anni fa. Tre diorami ricostruiscono rispettivamente, un paleoambiente del Devoniano (illustra l'aspetto delle piante che vivevano sulla Terra circa 400 milioni di anni fa), un paleoambiente Triassico – Giurassico (raffigurante alcune gimnosperme quali conifere, bennettitee e cicadee) e un paleoambiente del Cretacico (raffigurante diverse cheirolepidiacee, un gruppo di gimnosperme presente nel Cretacico inferiore della Campania, e una riproduzione del dinosauro Scipionyx samniticus).
Nelle vetrine sono presentati i principali gruppi vegetali, sia con l’ausilio di reperti fossili (con informazioni dettagliate sulla specie, la località di provenienza, l'età dei sedimenti e, in caso di donazioni, il nome del donatore) sia mediante ricostruzioni e disegni, Le caratteristiche principali dei gruppi vegetali sono illustrate con immagini e testi, mentre le fasi evolutive che hanno portato alla formazione di particolari strutture vegetali come il cilindro vascolare, le foglie e i semi sono rappresentate tramite riproduzioni in cotto.
Infine, la sezione presenta anche i "fossili utili", come l'ambra, il carbone e la "terra" di diatomee. In alcuni casi, i reperti fossili sono messi a confronto con piante attuali coltivate nell'Orto Botanico.